| 3 Nemici, destini incrociati
La terra. Calpestata ogni giorno da milioni di persone. Da dove nasce il grano, da dove nascono gli alberi. Nagato girava senza meta per le vie del villaggio del Vortice. Doveva cercare Konan, nessun altro pensiero poteva occupare la sua mente, ma dove era? Ripensò a Minato, al suo strano comportamento, forse sarebbe stato meglio seguirlo, forse lui avrebbe potuto dargli una mano, ma capì che era troppo tardi, doveva andare avanti. Il sole era alto nel cielo quando incontrò per strada una ragazza. Una come tante, ma non appena le passo a fianco senti che gli stringeva un braccio. ???:tu hai viaggiato fino a poche ore fa con Kamikaze Minato, ninja della Foglia. Nagato: anche se fosse? ???:cosa te ne importa? Dicci dov’è? Nagato:oppure? ???:oppure crepa. A quelle parole Nagato inizio a ridere. Nagato:tu e quei tre tipetti che ti seguono vorreste uccidere me? ???:come ti sei accorto che eri seguito? Nagato:io posso….tutto. Detto questo la guardò dritto negli occhi, la ragazza sentì mancare il respiro. ???:cos’è? Un’illusione? Nagato:chi lo sa. Il mio potere è così grande che neanche io so fin dove posso spingermi, ora potrei ammazzarti, ma sono buono, lascia stare Minato e vivrai. La ragazza iniziava a vedere tutto sfocato, come poteva quel ragazzo riuscire a soffocarla solo con lo sguardò? Intanto i due avevano iniziato ad attirare l’attenzione della gente, e quando Nagato sentì avvicinarsi dei ninja decise di dileguarsi, mentre gli altri ninja portavano in salvo la ragazza. ???:cosa ti ha fatto, Kushina? Kushina:non so, è come se avesse il potere di ammazzare le persone con il solo sguardo, ma ciò non è possibile, neanche gli sharingan di Konoha arrivano a tanto. ???:cosa? Kushina:inoltre ci ha anche lasciato andare, se avesse voluto ci avrebbe ammazzato in poco tempo. ???:vuoi che ci fermiamo? Kushina:voi si, non credo possiate affrontare Minato, se si è separato da quel tipo così forte è perché probabilmente pensa di non averne bisogno, d’ora in avanti continuerò da sola, datemi un tonico da guerra. Intanto Minato aveva raggiunto il ninja che cercava. Minato: ti ho trovato, Masami. Masami: Minato, Minato, come pensi di fronteggiarmi? Minato estrasse un kunai, sul quale erano disegnati dei sigilli. Minato: è sufficiente? Masami: ne dubito, vedi, ho ingaggiato una squadra di difesa, che ti sta cercando per ammazzarti, inoltre io non sono che una misera pedine nelle mani del maestro. Minato: chi è questo maestro? Masami: perché non mi costringi a dirlo con la forza? Minato: sai che io sono contrario alle torture per principio, ma visto che ci tieni… Masami: vieni, Minato. Intanto Zetsu e Tobi erano appena arrivati nel paese del Vortice. Tobi: Zetsu-san, potrò fare parte anche io dell’organizzazione? Zetsu: no, se ci fossi tu perderemmo di credibilità. Tobi: vorresti essere tu il capo, vero? Perché non ti candidi? Potremmo fare una votazione. Zetsu: Tobi, alla prossima parola che dici ti brucio vivo, e non scherzo. Disse Zetsu sempre più disturbato dalla presenza del compagno. Zetsu, ora andiamo, coraggio.
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